Dopo mesi di eremitismo in casa davanti a serie tv e lavoro dal lunedì al sabato, per questo Dicembre mi sono concessa delle uscite e una di queste con la mia cara Nelli.
Per una volta nella vita son stata io a farle conoscere due gioiellini nel quartiere più cool del mondo. ma per me lo era ancora prima della definizione del New York Times, San Frediano.
Il primo stop lo abbiamo fatto per un drink da Rouge, in Via Pisana, poco prima della porta San Frediano. Un localino minuscolo ma dal forte temperamento e simpatia della giovane millenial che fa da padrona di casa. Una ragazza molto affabile, aperta che ti accoglie come se tu ci andassi tutti i giorni. Mi ha fatto ricordare un po’ l’atmosfera del compianto Sweet bar.
Io c’ero già stata due volte lo scorso anno con la mia coppia di amici di Viareggio e ci era piaciuto tanto anche quella volta.
Oltre a diverse cantine con bianchi e rossi si possono assaggiare ottimi cocktail, la mia amica ne ha preso uno dal nome un po’ osé , Punto G, a base di Gin e devo dire che, anche se non sono amante dei cocktail, questo era davvero molto buono e secco, un accento che mi piace molto.
Come aperitivo, che costa 10 euro, si possono anche assaggiare non tantissime cose ma fatte bene e molto gustose. La ragazza, dal nome anglosassone Sheila, ma molto fiorentina, ci ha spiegato che l’aperitivo viene fatto solo dal giovedì ma se è mercoledì e ti trovi affamato non ti lasciano a secco e sopratutto non ti lasciano bere senza peluccare qualcosa.
Per quanto riguarda me io ho preso un Bolgheri rosso. Mi sono imposta di lasciare perdere i bianchi in questo periodo per motivi che non vi sto a raccontare.
La nostra seconda tappa, questa volta per mangiare, è ricaduta su un ristorante che tenevo d’occhio da parecchio tempo, da crica un anno, Casa Lapi, poco dopo la Porta.
Appena siamo entrate siamo state accolte da un uomo in vestaglia da camera, che poi era uno dei proprietari. Mi guardo intorno e vedo appese alle pareti diverse foto del calcio storico.
Vuoi vedere, mi dico, che era un calciante?
Infatti lui e il fratello erano calcianti del calcio storico negli anni novanta. Ci mettiamo sedute abbastanza presto intorno alle 20,30 in tempo per scambiare due chiacchiere con il proprietario che ci illustra il ristorante, i vini, e il cibo. Notiamo subito che la loro specialità devono essere gli spaghettoni, fatti in mille modi ma rigorosamente fatti a mano. Io ho preso spaghettone aglio, olio evo, peperoncino e guanciale croccante, una delizia.
Che dire poi il piatto di ceramica e la sua decorazione? Non il solito piatto bianco, finalmente!
Come antipasto abbiamo preso delle crocchettine di patate e fondue di taleggio: sembravano frittelle, deliziose! Il tutto con una bottiglia di rosso dal nome mediceo, eh eh siamo in tema, Clarice, sempre di Bogheri.
Consiglio davvero di farci una serata perchè è veramente tutto ottimo, ad iniziare dai padroni che ti fannno davvero sentire a casa ma anche dalle due giovanissime cuoche, ventenni, che cucinano come due veterane.
Last but not least potrebbe capitarvi di incontrare qualcuno di famoso. A noi è capitato il portiere della Fiorentina ma se andate sul loro IG vedete anche attori di serie tv molto conosciuti!